(Bologna, 21 ottobre 2022) “La salute e le sicurezza sul lavoro deve diventare una priorità. I dati impressionanti, da far tremare le vene: nel 2022, ad oggi, sono oltre 600 gli incidenti mortali, con 400 mila infortuni denunciati e, dove gli ispettori sono riusciti a fare controlli, sono oltre il 77 per cento le aziende che risulate non rispettose delle norme”.
Così Filippo Pieri nel corso de “La finestra sui fatti”, la rubrica settimanale che solitamente va in onda ogni sabato mattina su Radio Flyweb, oggi però realizzata con un giorno d’anticipo in vista della manifestazione indetta domani a Roma, in Piazza Santi Apostoli, da Cgil, Cisl e Uil per denunciare ancora una volta che l’Italia è l’unica nazione europea che non ha ancora elaborato una vera strategia sul tema della prevenzione degli incidenti e della sicurezza sul lavoro.
Poco più di un mese fa Cgil, Cisl, Uil nazionali hanno fatto un appello alle forze politiche per fermare le stragi sul lavoro e hanno lanciato una mobilitazione unitaria in tutti i territori con assemblee nei luoghi di lavoro, flash mob e presidi per sollecitare un piano nazionale sulla sicurezza. Mobilitazione che è durata da lunedì 17 ad oggi 21 ottobre.
“Le norme sulla salute e sicurezza vanno adeguate ai rapidi cambiamenti che hanno interessato il mondo del lavoro, ma la criticità riguarda soprattutto gli strumenti a disposizione: abbiamo limiti enormi nella gestione delle banche dati dei diversi enti (Inps, Inail, Ispettorato del lavoro, etc) che non riescono a dialogare tra loro, così come nei controlli e ispezioni, quasi inesistenti per mancanza di personale”, ha rincarato la dose il segretario generale della Cisl ER.
Poi il numero uno di via Milazzo ha parlato delle precise richieste che il sindacato unitario muoverà al nuovo Governo (“la salute e sicurezza sul lavoro deve divenatre una priorità assoluta, di tutti”) e dei giovani, di come accrescere la loro consapevolezza sull’importanza basilare di queste problematiche.
