(Bologna, 22 luglio 2020) FeLSA CISL, Nidil CGIL e UILTemp hanno proclamato lo sciopero nazionale dei lavoratori somministrati impegnati nel comparto sanità per l’intera giornata di venerdì 24 luglio 2020, prevedendo per quella data un presidio nazionale presso il Ministero della Salute e altri quattro presidi regionali a Torino, Milano, Bologna e Pordenone.
Difatti, i lavoratori somministrati risultano esclusi, in quasi tutte le regioni, dai i trattamenti economici accessori e integrativi in favore del personale sanitario impegnato durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19, creando così situazioni di inconcepibile disparità tra lavoratori impegnati fianco a fianco nella lotta al virus.
Uno sciopero proclamato per il riconoscimento del giusto merito per l’impegno e il lavoro svolto nella fase emergenziale, per avere gli stessi trattamenti e per dare stabilità e futuro ai rapporti di lavoro.
“Sarà un presidio per la dignità e l’equità del lavoro delle operatrici e degli operatori somministrati presso
le Ausl della nostra regione. Chiediamo con forza l’inclusione dei questi lavoratori della sanità pubblica nei riconoscimenti economici predisposti dalla Regione per il personale sanitario che ha lavorato nell’emergenza Covid, così come nelle quote riservate dei concorsi e, di conseguenza, un sacrosanto coinvolgimento nei percorsi di stabilizzazione“, ha dichiarato il segretario generale regionale degli ‘atipici’ (Felsa) della Cisl Marco Dall’Osso.
A Bologna, il presidio regionale si terrà dalle ore 10 alle 13 sotto la sede della Regione Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro.
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