(Bologna, 23 marzo 2024) “In Emilia Romagna le aziende non riescono a trovare il 50% delle figure professionali richieste, in pratica una su due. Questo provoca un danno che, se si estende il focus su tutta l’Italia, è stato calcolato intorno ai 40 miliardi. Di fatto molto più dell’ultima Legge finanziaria. E ciò avviene perché siamo in un’epoca di grandi e veloci cambiamenti che vanno a modificare sensibilmente organizzazione del lavoro e processi produttivi, di conseguenza per rispondere a queste nuove esigenze servono inevitabilmente nuove competenze. Proprio per questo senso il tema della formazione è diventa strategico”.
Così questa mattina Filippo Pieri a ‘La finestra sui fatti’, nella consueta rubrica settimanale che va in onda ogni sabato su Radio Flyweb, dove ha parlato di lavoro, di giovani e di orientamento, di competenze e di partecipazione.
“Un fattore, quello della formazione, che venti o trent’anni fa riguardava solo una parte del tessuto produttivo e le grandi aziende, mentre oggi interessa tutti: tutti i settori, tutte le professionalità ma, soprattutto, tutta la vita lavorativa delle persone. Un elemento certamente in grado di aumentare la competitività di un’azienda, ma che, nello stesso tempo, è anche un elemento di tutela per i lavoratori, sia per le opportunità di occupabilità fornite nell’ambito del mercato del lavoro sia come valore aggiunto fornito per puntare a un lavoro di qualità“, ha continuato il segretario generale della Cisl Emilia Romagna.
Nel corso dell’intervista concessa a Matteo Cimatti, Pieri ha poi parlato “dell’orientamento come ‘figlio minore’ delle politiche attive, con i giovani e le loro famiglie troppo spesso lasciati soli”. “Un campo che va ripensato, in cui bisogna investire molto di più. Noi, ad esempio, tra le tante iniziative, lo stiamo facendo con Spazio Lavoro nelle scuole: un percorso di venti ore realizzato in alcune classi superiori di istituti scolastici della regione in cui parliamo insieme ai ragazzi di lavoro e delle numerose opportunità nei diversi settori, di diritti e doveri, di università, di orientamento e anche d’imprenditoria”.
Infine, il leader di Via Milazzo ha parlato di partecipazione e di come il disegno di legge proposto dalla Cisl possa avere riflessi concreti anche nel favorire formazione e nuove competenze.