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Legalità. Pieri: “Solo insieme si possono contrastare le infiltrazioni malavitose con efficacia. Il Protocollo proposto dalla Guardia di Finanza lo sta dimostrando”

(Bologna, 21 settembre 2024) “E’ solo facendo rete, è solo insieme che si possono mettere in campo efficaci azioni di contrasto alle differenti forme d’illegalità, e il “Protocollo d’intesa a tutela dell’economia legale e dei distretti industriali“, un patto comune proposto dalla Guardia di Finanza e sottoscritto nel giugno dello scorso anno dalla Regione Emilia Romagna e da 46 attori sociali, lo sta ampiamente dimostrando”.
Così Filippo Pieri questa mattina nel corso della prima puntata della quarta stagione de “La finestra sui fatti”, la consueta rubrica settimanale che va in onda ogni sabato su Radio Flyweb, dove ha parlato dell’impegno di Via Milazzo sul fronte legalità e di ciò che è scaturito dalla riunione del Dipartimento Legalità della Cisl ER che si è tenuta a Bologna pochi giorni fa, il 16 settembre. Un appuntamento, quello di lunedì scorso, che “è stato arricchito dai preziosi contributi dei generali della Guardia di Finanza Paolo Kalenda e Ivano Maccani, oltre a quello del segretario confederale Cisl Sauro Rossi“, e che ha avuto al centro del dibattito proprio quell’intesa sottoscritta poco più di anno fa in Emilia Romagna.
“Un accordo altamente innovativo – ha continuato il segretario generale Cisl ER – dove per la prima volta a livello nazionale è stata siglata un’intesa tra istituzioni (Regione, Comuni, Province), parti sociali e Forze dell’ordine, in questo caso la Guardia di Finanza. Un documento che ha la caratteristica fondamentale di essere prettamente operativo e non solo valoriale, alla cui base c’è la possibilità che le associazioni firmatarie possano effettuare delle ‘segnalazioni qualificate’ su possibili forme d’illegalità ravvisate nei territori. Con il sindacato che assume un ruolo determinante, un ruolo di sentinella, di sensore sul territorio, e ciò grazie alla rete di migliaia di operatori e delegati che ha nelle aziende”.
Segnalazioni di situazioni di eventuale illegalità che hanno la caratteristica basilare di non esporre chi le fa, ma – ha sottolineato il sindacalista – “sarà sempre il sindacato a metterci la faccia”. Sarà l’associazione, l’organizzazione sindacale da cui provengono, dopo averle vagliate, a girarle ad una cabina di regia costituita presso il comando della Guardia di Finanza. In seguito, dopo un iter di confronto sull’eventuale documentazione, sarà il corpo della Forze dell’ordine a decidere in piena autonomia come agire, come e se portare avanti l’indagine. In poco più di un anno sono già decine e decine le ‘segnalazioni qualificate’ fatte.
“Dopo la sottoscrizione dei vari protocolli, la costituzione di parte civile in numerosi processi di mafia, l’attività informativa e culturale rivolta ai giovani nelle scuole, la nostra organizzazione ha contribuito a mettere un altro tassello importante per consolidare il valore della legalità, soprattutto in un’economia dinamica e forte come quella dell’Emilia Romagna. E’ indubbio, e i fatti lo dimostrano, che ci siano delle situazioni da presidiare con attenzione, perché è proprio quando le imprese sono in difficoltà o quando arrivano ingenti risorse da spendere, pensiamo a quelle per il terremoto, per il PNRR o agli stessi fondi per l’alluvione, che aumentano i rischi di infiltrazioni della criminalità”, ha concluso il leader Cisl.
Foto di copertina (da sinistra): Sauro Rossi (segretario confederale Cisl), Monica Lattanzi (responsabile tecnica Dipartimento Legalità Cisl ER), Filippo Pieri (segretario generale Cisl ER), Paolo Kalenda (generale Guardia di Finanza), Ivano Maccani (generale Guardia di Finanza), William Ballotta (segretario Cisl ER con delega alla legalità) e Michele Sciarretta (colonnello Guardia di Finanza).

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Ufficio Stampa