(Bologna, 3 maggio 2024) Oggi ci troviamo in una situazione che, dalla sua costituzione, il Gruppo Hera non aveva mai vissuto: tutti i lavoratori del Gruppo, indipendentemente dal contratto di appartenenza, hanno dato mandato a Filctem e Fp CGIL, Femca, Flaei e Fit CISL, Uiltec e Uiltrasporti UIL e Fiadel di proclamare una giornata di sciopero lunedì 6 maggio p.v.
Pertanto, tutti i lavoratori di tutti i territori di competenza della multiutility sciopereranno e terranno una manifestazione regionale davanti alla sede centrale di Bologna in viale Carlo Berti Pichat dalle 8,00 alle 12,00.
L’iniziativa di lotta è finalizzata a contrastare la miope visione degli attuali vertici aziendali che, dal loro insediamento, stanno pensando prevalentemente ad incrementare gli extra-profitti e a distribuire extra-dividendi agli azionisti, composti anche da Fondi privati stranieri e da Enti pubblici locali, disattendendo la sua stessa mission principale, ossia quella di erogare alti livelli di qualità nei servizi di pubblica utilità per i cittadini a tariffe eque (acqua, igiene ambientale, gas e luce), nonché allo sviluppo di tipo etico che un Gruppo come Hera deve avere, legato al “buon lavoro” per i propri dipendenti diretti e per quelli dell’indotto, oltre a garantire alti standard di salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini stessi.
Invece, nell’attuale scenario, com’è stato dimostrato anche dalle delibere approvate durante la recente Assemblea dei soci, il Gruppo Hera continua a macinare utili record (circa 245 milioni di euro nell’ultimo esercizio consolidato) dei quali il prossimo mese di giugno ne distribuirà agli azionisti privati e pubblici ben l’85% (pari a circa 209 milioni). In particolare, questi lauti dividendi verranno ripartiti per il 55% (115 milioni) agli azionisti privati (fra i quali Banche d’affari straniere con sede legale in paradisi fiscali), mentre il 45% (94 milioni) agli Enti locali pubblici.
In altre parole: anziché reinvestire una parte significativa degli utili nei servizi essenziali gestiti e nel contenimento delle tariffe, si destinano sempre più prevalentemente a favore dei fondi speculativi, tesi alla ricerca del profitto fine a sé stesso.
Purtroppo, la politica aziendale pare essere sempre più orientata ad esternalizzare attività distintive dei servizi, con il rischio di perdere irreversibilmente competenze professionali e con sempre meno investimenti interni per l’adeguamento degli organici, in contrazione a causa dei numerosi pensionamenti.
Attraverso la giornata di sciopero e i presidi che si terranno lunedì 6 maggio, le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Hera rimetteranno al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica la necessità inderogabile di produrre un cambiamento di rotta da parte dei vertici del Gruppo Hera, sia in termini di ripristino di corrette Relazioni industriali e soprattutto con l’ inversione delle priorità strategiche, affinché venga meno l’attenzione quasi esclusiva ai risultati finanziari e, di converso, si mettano in campo l’incremento degli investimenti sul profilo industriale di Hera, ossia l’economia reale agita dalle strutture tecniche-operative e commerciali, nonché il miglioramento delle condizioni di lavoro nelle ditte in appalto.
Inoltre, la priorità della sicurezza sul posto di lavoro non deve essere ridimensionata, cosa che a nostro parere sta succedendo in questo ultimo anno a causa della nuova organizzazione della reperibilità per la gestione delle emergenze su reti idriche e gas.
Invitiamo tutti i cittadini a partecipare al presidio di Bologna, davanti alla sede centrale di Hera in viale Berti Pichat, perché è necessario mantenere i livelli di eccellenza nei servizi per l’utenza, tutelare la sicurezza dei lavoratori, perché HERA è di TUTTI, non solo degli azionisti.