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Manovra Regione, Pieri : “Resa più equa grazie all’intervento del sindacato”

(Bologna, 22 marzo 2025) “Una manovra resa più equa grazie all’intervento del sindacato, che è riuscito a migliorala e a mitigare le pesanti conseguenze per lavoratori dipendenti e pensionati. In particolare, è stato ripristinato il principio della progressività per quanto riguarda la tassazione dell’addizionale Irpef, è stata fatta un’operazione interessante sui ticket sanitari ed è stata condivisa la destinazione delle risorse disponibili“.

Così questa mattina Filippo Pieri a “La finestra sui fatti”, la rubrica settimanale che va in onda ogni sabato su Radio Flyweb, dove ha parlato della conclusione del confronto tra Cgil Cisl Uil e Regione sulle linee di bilancio preventivo 2025-2027.

“Dopo le forti perplessità sulle modalità adottate dalla Regione nella prima fase, siano riusciti a ripristinare un metodo rispettoso del ruolo delle parti, con il presidente De Pascale e i suoi assessori che si sono riseduti al tavolo di trattativa per parlare di contenuti”, ha detto il segretario generale della Cisl ER.

“Nata in un momento particolarmente difficile, segnato da esigue risorse, la manovra della Regione andava a colpire soprattutto dipendenti e pensionati, effetti che poi sono stati ridimensionati grazie alle proposte di Cgil, Cisl e Uil. In particolare, è stato ripristinato il principio della progressività per quanto riguarda la tassazione dell’addizionale Irpef, specie per la fascia compresa tra i 28 mila e i 50 mila euro, andando così a ridurre la proposta di aumento fatta dall’Amministrazione regionale”, ha sottolineato il numero uno di Via Milazzo.

“Ma non solo – ha continuato Pieri -, un’operazione interessante è stata fatta sui ticket sanitari. Difatti, la pressione di Cgil, Cisl e Uil è riuscita a scongiurare l’ipotesi iniziale di un inserimento generalizzato per tutti e ad evitare il pagamento per le persone che oggi hanno già un’esenzione per patologie cicliche e per chi ha reddito molto basso. In più, c’è un impegno non da poco per il 2026, vale a dire quello di definire lo stesso pagamento del ticket in base alla situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare”.

Rilevante, infine, anche la destinazione delle risorse. Soldi, poco meno di 400 milioni, che “serviranno a salvaguardare la sanità pubblica e a migliorare i servizi, con le risorse rimanenti che verranno investite in welfare, andando a incrementare in modo significativo il Fondo regionale per la non autosufficienza e a sostenere le politiche abitative, la mobilità e la sicurezza del territorio”.

Nella seconda parte dell’intervista, il massimo dirigente della Cisl regionale ha parlato di giovani e della bella iniziativa “Il futuro del lavoro visto dalle nuove generazioni”, organizzata questa settimana a Bologna dallo Ial Emilia Romagna. “Tutti parlano ai giovani – ha detto -, noi da qualche anno stiamo attuando un approccio diverso: certamente parliamo con loro, ma soprattutto li ascoltiamo. E lo facciamo nei posti dove vivono e si ritrovano: scuole, luoghi di aggregazione, mondo del volontariato. Il nostro progetto ‘Spazio lavoro nelle scuole’ sta dimostrando che siamo sulla strada giusta, in poco più di due anni sono stati più di mille i giovani che abbiamo incontrato negli istituti scolastici della nostra regione”.

Sul finire della chiacchierata con Matteo Cimatti, si è parlato sempre di giovani, ma stavolta in riferimento ai tanti che stanno rinforzando, che stanno portando energie nuove e competenze a numerose categorie della Cisl, come appare con tutta evidenza nei congressi che si stanno tenendo in tutte le province della regione. “Gli investimenti che abbiamo fatto nel dialogo con le scuole, nella formazione continua e in tanti altri ambiti stanno iniziando a dare i loro frutti. Ora – ha concluso Pieri – i giovani non solo si sono avvicinati al nostro sindacato, ma nella Cisl dell’Emilia Romagna si sentono un po’ più a casa loro”.

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