(Bologna, 26 aprile 2018) Nel 2017, in Italia, sono stati 1.029 i morti a causa di incidenti sul lavoro, di cui 115 in Emilia-Romagna (11,17% del totale nazionale). Per ricordare che dietro le fredde statistiche ci sono persone, vite e famiglie, domani, 27 aprile, in vista della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro, l’INAS, il patronato della CISL, ospiterà nelle sedi di tutta l’Emilia-Romagna attività di sensibilizzazione sul tema.
Iniziative in cui gli operatori del patronato, con spazi dedicati all’ascolto e installazioni dedicate alla memoria delle vittime, informeranno le persone e i cittadini su questi numeri drammatici, ma anche sui diritti e le importanti tutele previste in questo ambito.
Con 24 infortuni mortali (quattro in azienda, venti nel percorso casa-lavoro), nel 2017, Modena (con Roma, Torino, Milano e Napoli) è stata la quinta provincia italiana nella triste classifica delle “morti bianche”. La prima in Emilia-Romagna, seguita da Bologna (20), Forlì-Cesena (17), Parma e Reggio (11 vittime per ciascuna provincia), Ferrara (9), Piacenza e Ravenna (8 morti per per provincia) e Rimini (7).
“In Emilia-Romagna, così come nel resto della penisola, il patronato Inas, insieme alla CISL, è quotidianamente impegnato a promuovere la cultura della salute e sicurezza, sia nei luoghi di lavoro sia tra i gli assistiti. Di sicuro, si devono denunciare con forza i tanti, i troppi morti per lavoro, ma nello stesso tempo vanno diffuse conoscenza e informazioni sulle buone pratiche di sicurezza e sulle tutele amministrative e legali previste nel nostro Paese”, ha dichiarato Davide Parmeggiani, direttore INAS CISL Emilia-Romagna.
“Per questo, in continuità con il consueto impegno di consulenza presso i nostri sportelli, gli operatori del nostro patronato – ha concluso Parmeggiani – continueranno incessantemente ad informare i cittadini e gli iscritti su questo delicato tema, promuovendo con intransigenza la cultura del buon lavoro e la tutela dei diritti conquistati”.