(Bologna, 29 giugno 2018) Contrarietà a due tipi di contratto per lo stesso lavoro e mancato rispetto dei criteri e delle tempistiche di passaggio dei lavoratori Tper nella nuova società, secondo quanto già stabilito da clausole sociale e prerogative dei bandi di gara. Sono questi i motivi principali che nel tardo pomeriggio di ieri hanno indotto la Fit Cisl ER, la categoria dei trasporti del sindacato di via Milazzo, a non firmare il verbale d’incontro e ad abbandonare il tavolo di trattativa tra organizzazioni sindacali regionali e i rappresentanti datoriali della newco (la nuova società ‘del ferro’ dell’Emilia Romagna, al momento denominata semplicemente “Provvisoria”) sul conferimento nella nuova società dei due rami d’azienda di Tper e Trenitalia. Un’operazione che coinvolge circa 1500 lavoratori con un’avvio in servizio previsto per il 1 luglio del 2019, ma poi la Regione ha chiesto di accelerare i tempi e di essere pronti l’1 gennaio dell’anno prossimo.
Posizione Cisl in netto contrasto rispetto a quelle aziendali e degli altri sindacati, “se si valuta, secondo quanto dichiarato dalle controparti, che applicheranno due tipi differenti di contratto (dell’attività ferroviarie e degli autoferrotranvieri) finché non ci saranno le condizioni per farne uno unico. La discussione deve attenere alla tipologia di contratto adottata, ma è impensabile e inconcepibile che due lavoratori che si accingono a fare lo stesso lavoro abbiano due contratti, e quindi due trattamenti economici, differenti”, ha sottolineato Aldo Cosenza, segretario generale regionale della categoria cislina.
Inoltre, uno degli altri nodi da redimere nell’incontro di oggi riguardava anche il criterio di passaggio dei lavoratori Tper nella nuova società del ferro. “Una situazione su cui c’era ben poco da discutere – ha sottolineato Cosenza – visto che è già tutto scritto nella normativa vigente su cui finora abbiamo basato la negoziazione : l’anzianità maturata va conservata (come sancito dalla clausola sociale 13.01.14-l. 30 Reg-ex art 47 l. 428- art 2112 c.c.) e nel passaggio diretto del personale tra le società i lavoratori devono mantenere tutti i diritti acquisiti”.
Altro punto del contendere è stato quello della tempistica entro cui applicare il nuovo contratto. Anche in questo caso il leader regionale della Fit Cisl ha ribadito come “il contratto di applicazione deve essere eguale per tutti i dipendenti fin dal primo giorno in cui questa nuova azienda sarà operativa, considerato che ciò era già stabilito all’interno di un bando di gara, anzi che è stata proprio questa una delle prerogative che ha permesso poi alle due società di vincere l’affidamento”.
Fatte queste considerazioni, se le cose non dovessero cambiare radicalmente, la Fit “è pronta a mettere in campo tutte le azioni necessarie per il rispetto dei lavoratori e delle regole vigenti”.