(Bologna, 11 dicembre 2017) “E’ un’intesa che rappresenta un unicum a livello nazionale, sia per gli obiettivi di grandissimo rilievo che tutte le parti si sono dati, sia perché la nostra comunità regionale conferma ancora una volta la sua forte coesione sociale ed istituzionale, così com’è stato per il patto per il lavoro“.
E’ questo il commento di Antonio Amoroso, della Segreteria regionale Cisl, subito dopo la firma del nuovo “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale per il triennio 2018-2020” siglato oggi, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, da enti locali, dalla Cisl (compresa la propria categoria regionale dei trasporti Fit Cisl) e dalle altre parti sociali.
Un’intesa che prevede impegni e investimenti per arrivare a ridisegnare sia il settore ferroviario sia il trasporto dei bus urbani. Una realtà che coinvolge oltre 1 milione di passeggeri al giorno (850 mila su gomma e 150 mila su ferro) e 7.230 lavoratori occupati in aziende che, insieme, fatturano 650 milioni euro all’anno.
Ci saranno quindi settantacinque nuovi treni entro il 2019 e 600 nuovi autobus entro l’anno successivo, con un biglietto unico che permetterà a circa 36.000 pendolari del servizio ferroviario di viaggiare gratis in bus in 13 città, il tutto con un balzo in avanti della tecnologia: acquisto del biglietto via smartphone (avvicinando il telefonino al validatore), su internet con Qr code oppure direttamente a bordo degli autobus con bancomat e carte di credito contactless. Intanto, dal settembre 2018, la tessera Mi Muovo diventerà anche una sorta di borsellino elettronico per tutti i cittadini, per poter acquistare biglietti singoli di autobus e treni regionali. Dunque, entro il 2020 saranno rinnovati 600 nuovi autobus grazie ad un investimento di 160 milioni di euro, di cui 80 a carico del bilancio regionale. In questo modo saranno sostituiti i mezzi piu’ obsoleti della flotta: dopo i 191 nuovi bus (diesel euro 6) arrivati nel 2017, 70 (a metano, ibridi o elettrici) circoleranno nel 2018 e i restanti 339 entro il 2020.
Il patto prevede solo per quanto riguarda i nuovi mezzi un investimento di oltre 900 milioni di euro, risorse che, sommate poi alle altre previste nel piano triennale di ammodernamento delle stazioni, supereranno il miliardo di euro. Prevista l’entrata in servizio di 96 nuovi convogli, di cui 75 entro il 2019, grazie ad un investimento complessivo di 750 milioni di euro. Tra le novita’, nel 2018 saranno potenziate le tratte ferroviarie Bologna-Ravenna (con riduzione dei tempi a 60 minuti) e Bologna-Rimini (44 minuti). Sara’ completato anche il collegamento alta velocita’ tra Bologna e Venezia. Dal gennaio 2019 si arriverà poi ad un’azienda unica per il trasporto ferroviario dell’Emilia-Romagna, che riunirà i due gestori del servizio di trasporto su ferro, Trenitalia e Tper.
“Tutto ciò è stato possibile grazie a un’assunzione collettiva di responsabilità di tutti i principali attori che a vario titolo sono interessati al buon funzionamento della mobilità delle persone e delle merci nel territorio regionale, con l’ambizione dichiarata di portare il sistema della mobilità pubblica regionale tra i livelli più avanzati del Paese“, ha concluso il sindacalista della Cisl.