(Bologna, 5 marzo 2020) Per arginare la diffusione del coronavirus “è sacrosanto adottare comportamenti responsabili, ma attenzione a non isolare gli anziani”. E’ questo l’allarme lanciato dai sindacati dei pensionati dell’Emilia-Romagna con una dichiarazione congiunta dei segretari regionali Bruno Pizzica(Spi-Cgil), Loris Cavalletti (Fnp-Cisl) e Rosanna Benazzi (Uilp-Uil).
“Gli anziani, perché più’ fragili e alcuni spesso con patologie pregresse, sono soggetti più a rischio e tra le misure d’informazione e prevenzione alcune li riguardano nello specifico: l’invito è a restare a casa, limitare le uscite per evitare il contagio e di evitare, comunque, luoghi affollati dove non è possibile mantenere le distanze di sicurezza interpersonale”, scrivono i tre segretari.
Tuttavia “occorre evitare che ciò’ significhi isolamento, mancanza di relazioni di mobilità, che possono produrre altre situazioni da evitare come la depressione”. Per questo Spi Cgil Fnp Cisl Uilp Uil ER invitano gli anziani “a mantenersi collegati tramite telefono, altri strumenti elettronici, muovendosi con percorsi che non prevedano contatti con tante persone, la lettura di un buon libro”.
Inoltre, le “importanti misure” sanitarie richieste in questi giorni, anche se necessarie, “non possono farci trascurare la necessità di coltivare comunque relazioni”, continuano i sindacati:”Pensiamo agli anziani, molti dei quali non autosufficienti, ospiti delle strutture residenziali, che non possono ricevere con la stessa frequenza le visite dei loro familiari. Facciamo in modo di alleviare la loro solitudine, ad esempio telefonando e invitando i nostri cari a fare altrettanto”.
Nel contempo, “evitiamo – proseguono Pizzica, Cavalletti e Benazzi – che l’invito a restare presso il proprio domicilio rivolto ai nostri cari, specie se anziani si trasformi in una forma di isolamento, ma cerchiamo, sempre mantenendo comportamenti prudenti, di trovare nuovi modi per entrare in contatto con loro e non lasciarli soli”.
Nel frattempo, “nonostante l’aumento delle persone contagiate il nostro sistema sanitario regionale sta, al momento, rispondendo in modo efficace all’emergenza”. Ora è il momento di “ringraziare tutto il personale medico, infermieristico e altre figure presenti nelle strutture sanitarie – aggiungono i sindacati dei pensionati di Cgil Cisl Uil ER- che a rischio della propria salute sono presenti, attivi a volte con turni gravosi e pesanti”. Finita l’emergenza, però, bisognerà anche “fare una riflessione ed una forte azione di rilancio della struttura sanitaria pubblica”, concludono Pizzica, Cavalletti e Benazzi.
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