(Bologna, 23 settembre 2019) “Il patto per il lavoro è stato un fattore determinante che ci ha permesso di diventare la ‘locomotiva d’Italia’, insieme a Cgil e Uil, ne proporremo il rinnovo a chiunque si candiderà a governare l’Emilia-Romagna. Un nuovo patto per il lavoro per i prossimi anni incentrato soprattutto sulla qualità del lavoro, visto che i dati della nostra regione sono positivi per quanto riguarda la quantità, mentre è la qualità a preoccuparci molto: con la profiferazione di lavoro sempre più frammentato”. La Cisl Emilia-Romagna mette subito in chiaro quali impegni dovrà prendersi in carico il presidente della Regione Stefano Bonaccini in vista delle elezioni regionali 2020 o chiunque candidato si proporrà alla guida della regione.
“Oggi non basta più essere la locomotiva d’Italia, l’ambizione ora è confrontarsi con le migliori regioni europee. Per questo chiediamo attenzione anche per altri due temi importanti: la sostenibilità ambientale e la legalità, considerati anche i casi delle infiltrazioni della malavita organizzata e quelli delle coop spurie”, precisa il segretario generale Cisl Emilia-Romagna, Filippo Pieri, durante la presentazione, nella sede di Bologna, del nuovo ufficio studi “Pippo Morelli”,
dedicato alla ricerca sociale ed economica. Presentazione in cui il massimo dirigente del sindacato di via Milazzo si è confrontato con il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e con Daniele Ravaglia, direttore generale Emil Banca, in una tavola rotonda moderata dalla giornalista del Corriere di Bologna Claudia Baccarani.
Alla lista delle cose che che possono essere migliorate nei prossimi anni, Pieri aggiunge le relazioni e le reti tra imprese e l’innovazione e ricerca (“qui qualche scricchiolio c’è”), senza dimenticare una rinnovata attenzione al welfare. Welfare che dovrà “adattarsi alle mutate condizioni della società e dell’economia”.