(Bologna, 15 giugno 2024) “In un mercato del lavoro emiliano-romagnolo in cui si accentua sempre più la ‘polarizzazione’, con professioni molto ricercate e introvabili dalle aziende da una parte e lavoro ‘povero’ dall’altra, a preoccupare è la qualità del lavoro. In particolare l’occupazione femminile, che se per i maschi si attesta al 78%, scende di ben quattordici punti per le donne, non arrivando neanche al 65%. Un divario di genere che è evidenziato anche dalla differenza nel tasso di disoccupazione, 3,7 per gli uomini e 6% per le donne, dal numero maggiore di rapporti di lavoro precari e meno stabili per l’universo femminile, nonché dalla sostanziale differenza nelle retribuzioni orarie”.
Così Filippo Pieri a “La finestra sui fatti”, la consueta rubrica settimanale che va in onda ogni sabato mattina su Radio Flyweb, dove ha parlato della condizione lavorativa in regione e del manifesto “La tutela del lavoro nelle transizioni”, lanciato pochi giorni fa dalla Cisl in cui, per fronteggiare un mondo che cambia molto velocemente, si chiede un sostanziale riequilibrio delle tutele.
“In un mercato del lavoro in continua evoluzione – ha continuato il segretario generale della Cisl regionale – diventa fondamentale porre la persona al centro, tutelare il lavoratore durante tutta la sua vita lavorativa: nella scelta della scuola, nella scelta del percorso formativo, nel passaggio dalla formazione alle prime esperienze lavorative, così come nei passaggi da un lavoro a un altro”. “Ma per fare questo con efficacia – ha concluso – servono grandi investimenti nel sistema della formazione, con il pieno coinvolgimento anche delle persone che già lavorano, e serve un deciso potenziamento delle politiche attive, indispensabili per favorire l’occupabilità delle persone”.
Foto di copertina tratta dall’evento conclusivo “Spazio Lavoro nelle scuole”
