Parola al Segretario Ultim'ora

Polemiche alluvione. Pieri: “Situazione surreale, riprendere subito a lavorare insieme”

(Bologna, 28 settembre 2024) “Bisogna riprendere subito lo spirito di collaborazione, il modo di lavorare insieme che, anche tra parti portatrici di interessi diversi, ha sempre caratterizzato la nostra regione, i nostri territori. Finora abbiamo visto una situazione surreale, mentre le persone, sfollate, erano sui tetti in attesa degli elicotteri che le mettessero in salvo, i politici, uno contro l’altro, si scambiavano accuse”.

Nella seconda puntata stagionale de “La finestra sui fatti”, la  rubrica settimanale che va in onda ogni sabato mattina su Radio FlywebFilippo Pieri, dopo aver già lanciato nei giorni scorsi un appello alla collaborazione e alla coesione sociale, ritorna a parlare della tremenda alluvione che per la seconda volta, nel giro di un anno e mezzo, si è abbattuta sulla Romagna e delle polemiche che ne sono scaturite. Veementi contrasti politici che ancora non accennano a smorzarsi.

“Oggi chi ha diritto di far polemica – ha continuato il segretario regionale della Cisl – sono solo i cittadini che per la seconda volta, se non per la terza, hanno visto le loro case o le loro aziende distrutte. Inermi davanti a un fenomeno che potrebbe ricapitare in qualsiasi momento”.  Che fare? Il leader della Cisl ha le idee chiare. “Basta perdere tempo. Bisogna monitorare con attenzione la situazione e ripristinare subito le condizioni di sicurezza, continuare con le manutenzioni, ma soprattutto occorre mettere in campo il prima possibile le opere straordinarie, come il rifacimento degli argini, la costruzione di bacini di laminazione e case di espansione, oltre a ripensare, partendo dalla montagna, i canali abbandonati. Ed è fondamentale che questo sia fatto in modo celere, sveltendo le procedure e garantendo tempi certi per la realizzazione“.

Poi, nel corso dell’intervista realizzata da Matteo Cimatti, il sindacalista è intervenuto su un’altra polemica che sta caratterizzando lo scenario politico ed economico nazionale: la discussione sul cosiddetto ‘ddl sicurezza‘. “Un provvedimento complesso – ha continuato – dove, insieme ad alcuni aspetti sicuramenti positivi, ce ne sono altri che non condividiamo. Tra questi di certo quelli sull’inasprimento delle pene riguardo al diritto di manifestare. Per questo motivo, per chiedere la modifica dell’articolo che fa riferimento a questi aspetti, l’articolo 14, il prossimo 2 ottobre, a Roma, nei pressi del Parlamento, abbiamo organizzato un presidio di protesta. Inoltre, in quell’occasione, per spiegare la nostra posizione e le nostre proposte alternative, abbiamo chiesto ai diversi gruppi parlamentari di riceverci”.

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Ufficio Stampa