(Bologna, 17 settembre 2020) In Emilia-Romagna sono oltre ventimila le domande di regolarizzazione di lavoro presentate da lavoratori immigrati, di cui la gran parte (18107) riguardano il lavoro domestico e di assistenza e la parte restante (2101) il lavoro subordinato nel settore agricolo.
Dopo una prima fase piuttosto convulsa dovuta principalmente alla carenza di provvedimenti procedurali, durata dal 1° giugno al 15 agosto, in cui non senza notevoli difficoltà si potevano inviare le istanze di regolarizzazione, da metà agosto è scattata la cosiddetta ‘fase due’ con l’istruttoria delle domande e la vera e propria regolarizzazione del rapporto di lavoro.
Sentiamo dalle parole del segretario generale della Cisl ER Filippo Pieri, nell’intervista realizzata da Francesca Turi per il GR1 RAI ER, quali sono le principali criticità e perchè si poteva fare di più e meglio…
[fac_shortcode_844] INTERVISTA FILIPPO PIERI AL GR1 RAI ER:
