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Salute e sicurezza sul lavoro. Il 3 giugno presidio Cisl ER a Bologna, Pieri:“Alle Regione chiederemo una verifica degli impegni presi nel Protocollo firmato a settembre 2022″

(Bologna, 1° giugno 2024) “Alle Regione chiederemo una verifica degli impegni presi nel Protocollo per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che insieme a tutti i firmatari del Patto per il lavoro e per il clima abbiamo siglato nel settembre del 2022“.

Così Filippo Pieri nel corso de “La finestra sui fatti”, la consueta rubrica settimanale che va in onda ogni sabato mattina su Radio Flyweb, dove ha parlato del presidio che la Cisl regionale ha organizzata a Bologna lunedì 3 giugno per consolidare un impegno comune contro le morti e gli infortuni sul lavoro. Un appuntamento in programma dalle 9.30 alle 11.30 in Viale Aldo Moro 52, davanti alla sede della Regione Emilia Romagna, che rientra a pieno titolo nella mobilitazione continua “Fermiamo la scia di sangue”, messa in campo ormai da mesi dalla Cisl su tutto il territorio nazionale.

“E’ un presidio – ha sottolineato Pieri – che con i nostri territori e le nostre categorie abbiamo fortemente voluto per una duplice ragione. Una di carattere prettamente regionale: chiedere una verifica del Patto per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, firmato con la Regione nel settembre del 2022. In particolare per porre l’accento sulla necessità di avere più medici del lavoro a disposizione delle Ausl per i controlli, qualificazione e ranking delle imprese, investimenti in ricerca e innovazione attraverso collaborazioni con le università e un’accelerazione delle procedure di convocazione dei previsti tavoli provinciali“.

“L’altra ragione – ha continuato il leader cislino – è quella di rafforzare le proposte che a livello nazionale Via Po ha messo in campo. Difatti, nel confronto aperto con il Governo, sebbene vadano nella giusta direzione, le prime misure che abbiamo ottenuto nel Decreto PNRR non sono ancora sufficienti. Bisogna fare di più, occorre aumentare il numero di ispettori, estendere la patente a crediti a tutti i settori, imboccare la strada della scelta del contratto più rappresentativo nella filiera degli appalti, indirizzare l’intero avanzo Inail, oltre che a progetti di incremento delle rendite per le famiglie colpite, di aggiornamento professionale e di prevenzione, anche al sostegno di soluzioni contrattuali che prevedano un minimo di 4 ore al mese interamente dedicati alla formazione su salute e sicurezza”.

 

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Ufficio Stampa