(Bologna, 13 giugno 2019) Saranno circa 5mila metalmeccanici emiliano-romagnoli che con oltre 80 pullman e mezzi privati si recheranno a Firenze per lo sciopero generale di otto ore proclamato in tutta Italia da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil. Dunque, dopo le oltre 1500 assemblee fatte in tutta la regione in poco più di quattro settimane (dal 2 maggio al 13 giugno), domani – venerdì 14 giugno – la produzione metalmeccanica si fermerà. Interessati in Emilia-Romagnacirca 200 mila lavoratori impiegati in imprese metalmeccaniche di tutte le dimensioni, dalla grande industria all’artigianato. Tre le manifestazioni previste: Milano, Firenze e Napoli.
“Lo sciopero – ha sottolineato Giovanni Caruso, segretario generale regionale della Fim Cisl- si è reso necessario per la grave mancanza di attenzione che questo Governo riserva al mondo del lavoro. L’incertezza sul futuro causata dalla contrazione della produzione industriale, la perdita di posti di lavoro, l’aumento degli infortuni e dei morti sul lavoro ci impongono la necessità di dare una scossa per rimettere al centro il rilancio degli investimenti, le politiche strutturali di sostegno al lavoro, i temi della salute e sicurezza sul lavoro, la lotta all’evasione fiscale. Non possiamo rassegnarci all’indifferenza, è il momento di assumersi delle responsabilità”.
Manifesto iniziative 14 giugno – sciopero metalmeccanici