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Scuola. Domani mobiltazione nazionale dei precari. Iniziative in tutte le province dell’Emilia-Romagna

(Bologna, 13 ottobre 2020) Si estende a tutte le province del’Emilia Romagna la mobilitazione nazionale dei lavoratori precari della scuola, che domani – mercoledì 14 ottobre – manifestano davanti alle prefetture con presidi, flash mob e altre iniziative(*), ma sempre nel pieno rispetto delle misure di distanziamento.

La mobilitazione ‘#RENDIAMOSTABILEILLAVORO #RENDIAMOSICURELESCUOLE‘ è promossa dai sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams dopo la decisione del Governo di avviare, in un contesto di emergenza sanitaria prorogato sino al 31 gennaio 2021, lo svolgimento delle prove del concorso straordinario a partire dal 22 ottobre e, a seguire, di un maxi-concorso con oltre 500 mila candidati.

Monica Barbolini

“Concorsi che non produrranno alcun effetto immediato in termini di assunzioni, mentre esporranno la scuola e il personale coinvolto a un possibile aumento dei contagi e al rischio che molti precari, trovandosi eventualmente in situazione di contagio o quarantena come effetto del lavoro che svolgono, siano esclusi dalla partecipazione al concorso”, affermano  Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams. “Oggi – sottolineano i sindacati – il lavoro nelle scuole poggia anche sul 30% di organico occupato da lavoratori precari che operano con professionalità e serietà. Con loro si è abusato del ricorso al contratto a termine senza mai offrire alcuna possibilità di abilitazione o di stabilizzazione”.

“La mobilitazione ha lo scopo mettere in chiaro le responsabilità, sottolineare e portare all’attenzione di tutti la difficoltà delle scuole, che ancor a oggi non hanno potuto completare le operazioni di reclutamento dei supplenti e del personale a causa di una sfilza di scelte e politiche errate ad opera della ministra Azzolina“, ha sottolineato la segretaria generale della Cisl Scuola ER Monica Barbolini.

“D’altro canto – ha continuato la sindacalista – abbiamo messo in guardia la ministra già intorno ad aprile-maggio, quando sui 7409 posti autorizzati per le immissioni in ruolo in Emilia-Romagna ci siamo accorti che con le graduatorie di merito ne avremmo potuti mettere in ruolo solo circa 1500. Questo ha ingrossato le fila delle supplenze perchè sono stati chiamate circa semila persone solo tra i docenti, a cui si aggiungano gli ATA, le supplenze che normalmente si fanno tutti gli anni e, quest’anno, i ‘supplenti covid’”.

Ma quali le soluzioni proposte dal sindacato? “Date le condizioni attuali è necessario  stabilizzare tramite prova orale e valutazione di titoli i docenti con tre anni di servizio. L’unico modo per garantire in tempi brevi e certi la copertura delle cattedre e la continuità didattica. Occorre anche stabilizzare su sostegno tramite prova orale i docenti specializzati: personale già selezionato per garantire la continuità didattica agli alunni con disabilità. Ecco cosa chiediamo da tempo alla ministra“, conclude la sindacalista Cisl.

(*) Le singole iniziative in regione, con luoghi, date e orari, sono reperibili sui siti delle Cisl territoriali.

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Ufficio Stampa