Tesseramento 2023. La Cisl ER continua crescere, è boom tra i lavoratori attivi: +5mila. Pieri: “Siamo sulla strada giusta”

(Bologna, 3 febbraio 2024) Nel 2023 la Cisl Emilia-Romagna è cresciuta di quasi 5 mila (+4620) lavoratori attivi rispetto all’anno precedente, confermando un trend di crescita complessivo che ha portato il sindacato di via Milazzo a superare ampiamente la soglia delle  320 mila (320.539) adesioni,  mai raggiunta prima.

“In un anno così difficile come il 2023, caratterizzato dall’alluvione e dalle divisioni tra le posizioni dei sindacati, questi risultati confermano l’ampio consenso che le scelte fatte dalla nostra organizzazione hanno raccolto, scelte che ci hanno permesso di portare a casa risultati importanti, seppur in alcuni casi parziali”, ha sottolineato Filippo Pieri a ‘La finestra sui fatti’, la rubrica settimanale che va in onda ogni sabato mattina su Radio Flyweb.

Un sindacato che dal 2019 ad oggi è cresciuto di oltre 10 mila iscritti, numero che arriva a 13mila se si considerano solo i lavoratori attivi e che oggi è composto per quasi il 53% da donne, per il 20% circa (19,79%) da under 35 attivi e, sempre tra i lavoratori attivi, da quasi il 30% (29,63%) di nati all’estero. Crescita che ha riguardato, di fatto, tutti i settori e tutte le cinque strutture territoriali di cui è composta la Cisl Emilia Romagna.

I motivi di questo exploit? A chi va il merito? “I motivi sono tanti, tra questi di certo ci sono scelte politiche e sindacali vincenti, scelte organizzative azzeccate, in particolare quando si è dato un valore prioritario alla presenza nei luoghi di lavoro e sul territorio, quando si è puntato sulle politiche di prossimità“, ha sottolieato il segretario generale regionale della Cisl.

“Tutti questi fattori – ha concluso il numero uno di Via Milazzo – dimostrano che siamo sulla strada giusta per continuare a dare risposte ai bisogni e alle aspettative delle persone che si rivolgono alla Cisl e venendo da noi trovano un sindacato credibile, autorevole, capace di mettere in campo proposte condivise. E ciò sia nel campo sindacale sia nell’importante ambito dell’erogazione di servizi”.