(Bologna, 25 settembre 2018) “Troppo spesso il personale frontline delle aziende di trasporti passeggeri è lasciato solo e costretto ad affrontare situazioni rischiose, che non di rado sfociano in vere e proprie aggressioni. Necessitano immediati provvedimenti di istituzioni e aziende: serve un maggior supporto al personale, tornelli nelle principali stazioni (così come avviene negli aeroporti) e un potenziamento delle squadre di scorta e di protezione aziendale. Gli episodi che si sono verificati sui convogli ferroviari, sugli autobus e nei pressi delle stazioni della nostra regione ne sono una chiara e incontestabile dimostrazione”.
E’ questo l’ennesimo grido d’allarme lanciato da Aldo Cosenza, segretario generale della Fit Cisl Emilia-Romagna, dopo la notizia dell’ennesima aggressione che si è registrata domenica sera a Modena ai danni di una capotreno neoassunta.“Solo in questi ultimi giorni – rincara la dose Cosenza – abbiamo notizia di almeno altri tre lavoratori aggrediti a bordo dei convogli, a cui vanno sommati i diversi episodi ai danni del personale T>Per a bordo dei bus”.
“Da tempo – continua il sindacalista – abbiamo richiesto un deciso intervento delle istituzioni, e ciò sia a livello nazionale negli incontri con il Ministero delle Infrastrutture, sia a livello regionale. Tuttavia, nonostante le nostre continue sollecitazioni e il confronto aperto con istituzioni e aziende, finora non è ancora stato predisposto un reale piano di prevenzione e sicurezza né per gli “addetti ai lavori”, né per gli utenti, con il solo risultato finale della totale inefficacia delle poche soluzioni adottate”.
Situazione generale resa ancora più complicata dalla “chiusura di numerosi postazioni della Polizia Ferroviaria, tanto da rendere sempre meno frequenti gli interventi di prevenzione delle stesse forze dell’ordine”.
“Non si può salire su un treno o un autobus ed essere aggrediti semplicemente perché si sta facendo il proprio lavoro. I lavoratori dei trasporti, i viaggiatori e la cittadinanza hanno bisogno di risposte concrete e rapide, rispettose della libertà e dei diritti della persona. Per questo chiediamo immediati provvedimenti da parte di tutti i soggetti (aziendali, istituzionali e sociali) coinvolti”, ha concluso Cosenza.